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La recettività e la localizzazione sono i caratteri peculiari del materiale e del corporeo; solo Dio
nulla riceve da altro ed è ovunque; dunque, solo Dio è immateriale e incorporeo. L’anima è
materiale e corporea e un’ulteriore reportatio della solutio di Guerrico appena proposta spiega
come:
Cum dicitur anima habere materiam, hoc est solum quia habet – in hoc quod receptiva,
disponit et accidentium – cum materia similitudinem, nec habet materiam sicut est materia in
generabilibus et corruptibilibus.
99
Il reportator sembra voler attutire la forza della risposta del maestro e precisa che l’anima può
essere detta materiale solo per analogia, perché ha una qualche somiglianza con la materia
(habet cum materia similitudinem). In realtà, Guerrico sembra dotare l’anima, più che di una
materialità analogica, di una materialità spirituale. Cosa debba intendersi per materia spiritualis,
il maestro domenicano lo spiega altrove:
Quidquid est citra Primum est quod est ex materia et forma vel quasi ex materia et forma
cum, ut dictum est, primus recessus ab unitate sit per binarium essendi. ‘Quasi ex materia’
dico propter spiritus qui non habent materiam praeiacentem sed simul creatam cum ipsis. Est
enim duplex materia: quaedam enim est materia distincta contrarietate, quantitate, et forma,
et talis est in generabilibus et corruptibilibus; est iterum materia distincta forma, et talis est in
angelis et in animabus et dicitur materia spiritualis vel caelestis.
100
Vi sono due tipi di materia: quella propria dei corpi generabili e corruttibili, distinguibile sia per
la forma che per la quantità, e quella propria dei corpi angelici e celesti, distinguibile solo per la
forma; la materia corruttibile assume forme diverse e quantità diverse, mentre la materia
spirituale, incorruttibile, propria delle anime, assume forme diverse, ma è priva di quantità.
La concezione ilemorfica dell’anima trova qui una spiegazione nitida: l’anima non è
essenzialmente semplice, ma è un composto di materia spirituale e di forma. L’essere spirituale
della materia di tale composto conduce, tuttavia, a una concezione dell’anima come
essenzialmente spirituale. Si tratta di una netta presa di distanza sia dal platonismo che
dall’aristotelismo: i platonici intendevano l’anima come assolutamente semplice; gli aristotelici
la consideravano non come composto, ma come il principio formale del composto,
strutturalmente e indissolubilmente connesso al corpo
101
. È aristotelica, tuttavia, l’idea del
99
Ibid., pp. 353,385-354,391.
100
ID., Quodlibet 9, a. 5b, edd. Principe - Black cit., p. 390,513-520.
101
«Moreover, Guerric’s conception of the soul as essentially a spirit entails a consequence which Aristotle
would hardly accept. If it is a spirit, a soul would be composed of form and spiritual matter, as are angels and all
other spirits (…) If it is composed of form and matter, the human soul can scarcely be the substantial form of matter
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