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composto e la spiegazione della modalità di creazione (ci si conceda il termine creazione seppur
in relazione all’aristotelismo) del composto: come in Aristotele il soggetto è un composto di
materia e forma, così in Guerrico l’anima è un composto di materia spirituale e forma; come in
Aristotele l’anima informa una materia non pre-giacente, ma portata all’esistenza nello stesso
momento in cui viene informata e vivificata da un’anima a sua volta non pre-esistente, ma che ha
motivo d’essere solo in relazione alla materia che vivifica, così in Guerrico la materia spirituale
non è pre-giacente, ma è creata contemporaneamente alla forma che la vivifica.
L’anima come composto ilemorfico, come già notato, resta essenzialmente spirituale,
perché la materia di cui è composta è spirituale. Contrariamente alle apparenze, fare dell’anima
un composto di materia e forma non significa negarne l’essenza spirituale; precisando che la
materia del composto che è l’anima è spirituale e non corruttibile, si salva l’essere spirituale
dell’anima e, conseguentemente, la sua immortalità. Tale schema è confermato nell’analisi che
Guerrico compie del rapporto tra il soggetto umano e l’anima, secondo la distinzione di origine
boeziana, ripresa da Gilberto Porretano, tra il quod est e il quo est:
‘Quod est’ dicit complementum in genere, ‘quo est’ dicit rationem complementi: nec dico
quod ex istis fiat compositio quia ex complemento et ratione complementi non fit compositio
cum oporteat diversa esse et de pari esse quae componunt aliquid. Plus dico, quod ex
subiecto et forma subiecti, sive ex complemento et ratione complementi, non fit aliquid
unum.
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Il quod est è il composto, ossia il soggetto umano composto di un elemento materiale e di un
elemento spirituale; il quo est è l’anima, ossia ciò per cui il soggetto umano è. Guerrico rifiuta lo
schema per cui il quod est è la materia, ossia il corpo, e il quo est la forma, ossia l’anima.
Quest’ultima non è la ragion d’essere della materia, ma del composto. Come spiega Trottmann,
«ce qui est à penser est ainsi moins l’union de l’âme et du corps que celle du sujet humain, corps
(at least not in a strictly Aristotelian sense)», in L. SWEENEY - M. KESSLER, Human knowledge according to Guerric
of St. Quentin, O. P., in Arts libéraux et philosophie au Moyen Âge, Actes du Quatrième Congrès International de
Philosophie Médiévale (Montréal, 27 août-2 septembre 1967), Montréal – Paris 1969, [pp. 1129-1141], pp. 1140-
1141.
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GUERRICUS, Quodlibet 8, a. 4c, edd. Principe - Black cit., pp. 354,411-355,422. L’altra reportatio dello
stesso articolo riferisce: « ‘Quod est’ non est sicut materia nec ‘quo est’ sicut forma, sed magis dicunt rationem
completi et completivi vel substantiae et essentiae. Unde sicut ex subiecto et sua ratione completiva non fit unum
per compositionem, sic nec ex ‘quo est’ et ‘quod est’: nec hoc dicit Boethius, sed dicit quod in quolibet est ista
reperire».
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